Ortopedia: innovazioni nella cura dell'osteoartrosi

08 marzo 2024

Dott. Mirco Pietri - ortopedicoDalla chirurgia protesica alla medicina rigenerativa: il futuro della cura delle articolazioni

Il Dott. Mirco Pietri ci spiega le nuove frontiere della cura dell'osteoartrosi e delle patologie ortopediche ed espone le innovazioni terapeutiche e le prospettive future nella medicina ortopedica e traumatologica.

La visita ortopedica è un momento di incontro tra specialista e paziente, al fine di risolvere i problemi riguardanti la struttura ossea, i muscoli e le articolazioni. Tra le patologie per le quali ci si rivolge più spesso allo specialista in ortopedia e traumatologia c'è sicuramente l'osteoartrosi, un problema che riguarda, in particolar modo, le articolazioni del ginocchio, dell'anca e della spalla. 

Ma come si svolge una visita ortopedica e quali sono le soluzioni innovative per curare alcune tra le patologie più comuni? Ne abbiamo parlato con il Dottor Mirco Pietri, specialista in ortopedia e traumatologia e in chirurgia protesica, che collabora con il Centro Diagnostico Signa e con l’Istituto Pratese di Radiodiagnostica.

 

Dott. Pietri che cos’è la visita ortopedica?

La visita ortopedica è un incontro che si ha con uno specialista in ortopedia e traumatologia nel quale si approfondiscono le problematiche del paziente, e si valuta lo stato di salute dell'apparato scheletrico, dei muscoli e delle articolazioni.

Ci può spiegare a cosa serve la visita ortopedica?

La visita ortopedica è necessaria al fine di capire il motivo per il quale il paziente si rivolge allo specialista. In particolare, bisogna personalizzare la visita, andando a capire il tipo di problema per offrire una risposta appropriata.
La risposta può essere diversa per ogni singolo paziente: è necessario approfondire il tipo di problema per proporre una soluzione adeguata, che sarà su misura per ogni singolo paziente che si rivolge a noi.

Come si svolge la visita ortopedica?

Le fasi di una visita ortopedica sono 3: 

  1. *La raccolta dell'anamnesi con i dati importanti, a livello ortopedico, del paziente.
  2. La visualizzazione degli esami che il paziente ha con sé.
  3. L’esame obiettivo generale e l’esame obiettivo ortopedico.

Seguendo queste fasi, il paziente esce dalla visita con una risposta al suo problema. Questo significa che verrà indicata l'idonea terapia da seguire, con la valutazione di una possibile serie di esami di approfondimento.

Normalmente, al paziente viene poi prenotata una visita di controllo da fare successivamente, per valutare l'impatto della terapia scelta e, se prescritti, analizzare gli esami di approfondimento.

Per quali sintomi è consigliabile prenotare una visita ortopedica?

I sintomi per i quali una persona si rivolge a un ortopedico sono, prima di tutto, le patologie dolorose in generale, che possono essere:

  • Dolori sorti spontaneamente
  • Dolori post traumatici
    • A seguito di traumi della strada o lavorativi
    • A seguito di un intervento di chirurgia protesica qualora la protesi risulti dolorosa
  • Dolori causati da patologie muscolari e tendinee, che spesso sono causa di problemi importanti e di limitazioni lavorative.

Ci può dire quali malattie possono essere identificate con una visita ortopedica?

Con una visita ortopedica le malattie identificabili sono molteplici, tra le quali:

  • Le patologie post traumatiche
  • Patologie artrosiche, che sono particolarmente frequenti non solo negli adulti, ma anche nelle persone più giovani.
  • Patologie reumatiche, per le quali l'ortopedico compie una prima valutazione, per poi riportare agli specialisti di riferimento.

Come curare l'osteoartrosi?

Quello che ci viene richiesto più spesso, nella nostra pratica clinica, è il trattamento della patologia osteoartrosica delle grandi articolazioni. Ci riferiamo alle articolazioni della spalla, dell'anca e del ginocchio, ovvero quelle maggiormente affette da patologia osteoartrosica.

Davanti a queste patologie ci troviamo a poter scegliere tra tutta una serie di possibili opzioni terapeutiche. La chirurgia  protesica, quindi  la sostituzione delle grandi articolazioni, è estremamente importante e progredita negli ultimi anni grazie alle tecniche miniinvasive, al recupero postoperatorio rapido, alla chirurgia navigata e robot assistita ed alla creazione di centri protesici dedicati dove pochi chirurghi svolgono un grosso numero di interventi. Negli ultimi anni è diventata molto importante anche la medicina rigenerativa, con la possibilità di avere, per certi tipi di pazienti, un'alternativa terapeutica alla chirurgia protesica.

Nei centri Alliance Medical, abbiamo spesso a che fare con pazienti osteoartrosici ai quali possiamo offrire un'opzione terapeutica diversa. A partire da una terapia infiltrativa, che adesso non si avvale solo degli acidi ialuronici, ma anche di terapie innovative di medicina rigenerativa come il Platelet-Rich Plasma (PRP)* o le cellule staminali mesenchimali, che preleviamo sia dalle creste tibiali, sia dal tessuto adiposo.

Il Platelet-Rich Plasma (PRP) o plasma ricco di piastrine è una tecnica che trova la sua applicazione in caso di artrosi o traumi e consiste nell'eseguire un prelievo di sangue venoso perferico che, centrifugato ed ultrafiltrato, ci consente di eseguire, a fresco, una terapia infiltrativa sulla grande articolazione che ha un effetto analgesico e rigenerativo abbastanza immediato.

Dott. Pietri ci spiegare cosa è il prelievo di cellule staminali da midollo osseo o da tessuto adiposo.

Entrambe le procedure sono piccolissimi interventi chirurgici, che si possono fare in anestesia locale. Ricordiamo, inoltre, che vengono eseguite una sola volta, ovvero sono procedure one shot e danno dei risultati estremamente buoni.

Sembra, inoltre, che queste procedure possano modificare positivamente la patologia osteoartrosica.

Queste sono tutte novità che ampliano la possibilità di trattamento del paziente e danno, inoltre, la possibilità di trattamento anche a pazienti che non possono essere operati per comorbilità importanti. Ad esempio, la persona con cardiopatia grave, che non può essere operata per l'inserimento della protesi, può essere trattata con queste terapie innovative, per una qualità di vita assolutamente migliore.

Dopo alcuni giorni dall'infiltrazione, infatti, i pazienti affetti da dolore cronico osteoartrosico hanno generalmente un miglioramento dei sintomi estremamente significativo. Da sottolineare che tutto ciò non necessariamente esclude un intervento successivo di chirurgia protesica, ma è un modo per i pazienti che non vogliono operarsi, o per i pazienti che hanno patologie che ne controindicano la chirurgia protesica, di stare veramente meglio e avere un miglioramento della qualità della vita.

Come prepararsi alla visita ortopedica?

Il medico di medicina generale fa fare degli esami prima di inviare il paziente verso le nostre strutture. Sulla base degli esami già presenti, il chirurgo ortopedico decide poi che tipo di esami di approfondimento, radiologici, ematici o elettromiografie, indicare al paziente di effettuare.

Quindi, prima di tutto, consigliamo alle persone di rivolgersi al proprio medico di famiglia che fa un primo screening e indirizza all'ortopedico solo il paziente che ne ha realmente bisogno. Inoltre, bisogna portare con sé tutto ciò che è inerente al proprio stato di salute attuale.

Tutto ciò consente, durante la visita ortopedica, di fare una valutazione completa e provvedere così, nella maniera più adeguata, alle cure e al proseguimento dell'iter terapeutico. Il trattamento ortopedico deve, cioè, essere fatto su misura e personalizzato per ogni singolo paziente.

 

All'Ambulatorio di ortopedia si accede solo privatamente sia in convenzione.

Per avere maggiori informazioni e prenotare una visita con lo specialista puoi contattare il nostro Centro Medico:

  0535.85311

 Fonte: https://www.alliancemedical.it/news/visita-ortopedica

 

 

 

 

 

 

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